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SUA ECCELLENZA, L’ACETO BALSAMICO DI MODENA
Non c’è luogo al mondo in cui non siano apprezzate le proprietà dell’Aceto Balsamico di Modena e non c’è alimento, o ricetta, che non possa arricchirsi di nuove sfumature di gusto grazie al suo inconfondibile mix di agro e di dolce. Ogni goccia di questo nobile condimento è un concentrato irripetibile delle tradizioni, del clima e della natura di un’area precisa della pianura Padana: una terra in cui la cultura della buona cucina è diventata l’espressione migliore dell’ospitalità.
Dal più pregiato degli Aceti Balsamici Tradizionali di Modena DOP fino alle varietà di Aceti Balsamici di Modena IGP, sono tante le varianti di questo prodotto che, pur garantite da rigorosissimi disciplinari, differiscono per invecchiamento, per ingredienti, per clima e soprattutto per la cultura che ogni acetaia ha depositato nel tempo.
Breitling Transocean Replica
L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP
Riconosciuto nel 2009 dalla Commissione Europea come prodotto a Indicazione Geografica Protetta, l’Aceto Balsamico di Modena
è ottenuto, con una particolare lavorazione, da mosto d’uva concentrato e/o cotto, aceto vecchio di almeno 10 anni ed aceto
di vino. Il microclima delle colline modenesi, le materie prime selezionate e il riposo in barili di rovere di Slavonia, danno vita a un prodotto unico ed inimitabile. Tutta la linea di Aceto Balsamico di Modena Gino Toschi è prodotta nel rigoroso rispetto del disciplinare IGP e questo garantisce: che i mosti sono ottenuti solo da vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni; che l’affinamento avviene per un minimo di 2 mesi fino ad oltre 3 anni e che l’analisi del prodotto rispetta il piano dei controlli IGP. Il bollino IGP è la miglior garanzia di provenienza, qualità e invecchiamento dell’autentico Aceto Balsamico di Modena.
I DIAMANTI DI GINO TOSCHI
Gli aceti balsamici di Modena Gino Toschi IGP sono frutto di una lavorazione sapiente che coniuga il rispetto del disciplinare di produzione per l’IGP con il know-how di un’acetaia storica fatto di piccoli segreti e gesti antichi. Una leggera variazione nella
percentuale di mosto cotto o nella durata dell’invecchiamento danno vita ad aceti più o meno densi e con diverse sfumature di gusto.
Per questo gli aceti IGP Gino Toschi sono caratterizzati dalla presenza in etichetta di un numero crescente di “diamanti”, da 1 a 4,
fino ai Gemma Nera nei quali è più alta la quantità di mosto e la densità.